Aggiornamento sull’intervento “Messa in sicurezza degli edifici” 30-06-2022
A seguito di procedura ad evidenza pubblica indetta da Invitalia, l’intervento denominato “Messa in sicurezza degli edifici” è stato affidato con appalto integrato al raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle società Minerva Restauri e Hera Restauri, per un importo contrattuale di euro 6.136.880,02 al netto di IVA. I lavori preliminari di sistemazione delle aree e di allestimento del cantiere sono iniziati nel mese di febbraio 2022, nelle more della redazione e dell’approvazione del progetto esecutivo. Con lo scopo di recuperare almeno in parte il ritardo accumulato nel corso dei tre anni trascorsi dalla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo (2017), gli interventi di questo appalto, inizialmente limitati al Panopticon sono stati estesi all’intero Carcere, alle aree verdi limitrofe, alle strade, con relativi muretti di delimitazione, che collegano gli scali al Carcere e questo con il Cimitero, nonché al Cimitero stesso. Inoltre, rispetto alle previsioni iniziali sono state ampliate, oltre alle aree di intervento, anche le tipologie di lavorazioni da eseguire, inizialmente mirate alla sola esecuzione di opere provvisionali di messa in sicurezza, allo scopo di accelerare i tempi e di mirare il più possibile alla realizzazione di opere di carattere definitivo.
1) Ante operam intervento di pulizia e sfalcio
2) Post operam intervento di pulizia e sfalcio
Gli interventi previsti sono improntati alla totale conservazione del carattere e dell’identità del Bene e dei luoghi che ancora testimoniano fortemente le drammatiche condizioni divita dei detenuti. L’aura dovrà restare intatta e il restauro “leggero” che si intende realizzare sul nucleo storico (Panopticon) consentirà di poterne usufruire nella sua configurazione quasi finale già al termine di questo primo intervento.
3) Ante operam intervento di pulizia
4) Post operam intervento di pulizia
I lavori sono stati progettati sulla base di un’estesa campagna esplorativa di indagini e rilevazioni necessaria per una conoscenza del Bene e indispensabile soprattutto nei casi, come questo, nei quali gli edifici sono il risultato lento e non sincrono di aggregazioni e trasformazioni. È comune in tutti gli edifici che compongono il Complesso dell’ex carcere la presenza di murature realizzate con tecniche e materiali costruttivi differenti che rimandano in maniera evidente a diverse fasi di edificazione e all’utilizzo, data la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime da costruzione, di materiali naturali diversi presenti nell’ambiente circostante o provenienti dall’espoliazione di altri edifici e strutture e dell’isola.
5) Ante operam intervento di pulizia e sfalcio
6) Post operam intervento di pulizia e sfalcio
La campagna esplorativa è stata condotta principalmente con:
- Rilievi e indagini ambientali, ecologici e naturalistici finalizzati ad acquisire tutte le informazioni e i dati necessari per identificare le aree di maggior valore per la conservazione delle specie e degli habitat, per orientare le scelte progettuali verso scenari compatibili con le finalità di conservazione e tutela della Riserva naturale, per indirizzare le più opportune misure di mitigazione e/o compensazione da sviluppare nel progetto dell’intervento.
- Indagini finalizzate a valutare lo stato di consistenza e di conservazione dellestrutture, in termini di tecnica e dettagli costruttivi, di stato di degrado, di caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali. In particolare, per ogni paramento murario riscontrabile in situ, si è cercato di individuare la tipologia della muratura (mattoni, pietra squadrata, sbozzata, a spacco, ciottoli e altro) e la qualità della stessa, il regolare sfalsamento dei giunti, la forma, la tipologia e la dimensione degli elementi, la natura delle malte e il loro stato di conservazione, la presenza di eventuali elementi di discontinuità determinati da cavedi, canne fumarie, etc.
7) Ante intervento di pulizia e sfalcio
8) Post operam intervento di pulizia e sfalcio
Il progetto è stato redatto in ottemperanza della normativa vigente in materia di Rete Natura 2000, sottoposto alla Valutazione di Incidenza ambientale e all’esame, tra l’altro, dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, Area difesa del suolo, per gli interventi previsti in corrispondenza del percorso dallo Scalo della Marinella all’ex Carcere e da questo al Cimitero, in quanto zone che ricadono in aree di rischio e pericolosità da frana “molto elevato”.
9) Ante operam intervento di pulizia
10) Post operam intervento di pulizia
Nell’ambito di questo intervento sono state avviate a febbraio 22 le operazioni preliminari dall’impresa che si sono concentrate soprattutto nella pulizia di tutti i locali dell’ex Carcere e nella loro messa in sicurezza, al momento con opere provvisionali, per consentirne rapidamente la piena accessibilità e l’esecuzione di rilievi e indagini.
11) Ante operam intervento di pulizia e sfalcio
12) Post operam intervento di pulizia e sfalcio
Nel mese di giugno sono stati ultimati anche i rilievi architettonici di dettaglio, compresi all’interno dello stesso affidamento, sia dei locali interni che delle aree esterne che, eseguiti con tecnologia laser scanner, permetteranno di eseguire sopralluoghi virtuali da remoto in ogni locale.
13) Ante operam intervento di pulizia e sfalcio
14) Post operam intervento di pulizia e sfalcio
I rilievi, indispensabili per la successiva fase di progettazione definitiva del recupero e rifunzionalizzazione del Complesso, consentiranno anche di procedere al nuovo accatastamento degli immobili e delle aree esterne, riallineando i documenti catastali con lo stato di fatto dei luoghi.
15) Ante operam intervento di pulizia e rimozione delle macerie
16) Post operam intervento di pulizia e rimozione delle macerie
Inoltre, nel corso dei lavori sono stati recuperati, selezionati, catalogati e accatastati tutti i materiali rinvenuti nei locali così come quelli provenienti da avvenuti crolli che saranno riutilizzati nelle lavorazioni future, questo sia per garantire un adeguato restauro del complesso carcerario sia per ottimizzare il ciclo di recupero e riutilizzo, ai fini della sostenibilità ambientale alla base dell’intero progetto di recupero.
17) Ante operam intervento di pulizia e sfalcio
18) Post operam intervento di pulizia e sfalcio
A seguito della Conferenza dei Servizi conclusasi positivamente, il Comune di Ventotene sta procedendo alla concessione all’impresa di una area marittima demaniale nel Porto di Ventotene per lo stoccaggio di mezzi e materiali provenienti dalla terra ferma e diretti a Santo Stefano allo scopo di facilitare la logistica estremamente complessa con la conseguente ottimizzazione dei tempi dell’intervento.
19) Ante operam intervento di pulizia e rimozione detriti
20) Post operam intervento di pulizia e rimozione detriti
Per valutare e monitorare passo dopo passo l’andamento dei lavori, sono stati effettuati numerosi sopralluoghi nel corso dei lavori preliminari da parte della Commissaria straordinaria di Governo Silvia Costa e della struttura commissariale , a cui hanno preso parte il Responsabile Unico del Contratto Istituzionale di Sviluppo, ing. Luigi Guerci, la Soprintendenza, il Comune di Ventotene e l’Agenzia del Demanio, sempre affiancati dalla Direzione Lavori di Invitalia che presidia costantemente il cantiere.
21) Ante operam intervento di pulizia e rimozione detriti
22) Post operam intervento di pulizia e rimozione detriti
In particolare, nel corso dei sopralluoghi con la Soprintendente arch. Maria Grazia Filetici e la sua struttura, sono state esaminate le campionature di alcune delle principali lavorazioni previste nell’appalto e dato indicazioni per ulteriori campionature.
vista aerea del carcere
- Messa in sicurezza e allestimento dei locali posti al piano terra del corpo A1, destinati all’ubicazione degli apprestamenti di cantiere (servizi igienico assistenziali e spogliatoi) e predisposizione degli impianti idrico (adduzione e scarico) ed elettrico. In particolare, le opere edili sono in fase di ultimazione (si sta procedendo alla messa in opera di alcuni pannelli verticali in legno e di tutti gli infissi) mentre le opere impiantistiche sono in fase di esecuzione (attualmente ne è stato completato il 50%).
- Messa in sicurezza con opere di puntellamento dei locali del corpo A4, del corpo A5 e del corpo A3. Gli interventi si riferiscono alla messa in opera di puntelli di sostegno degli impalcati e dei vani (finestre e porte).
- Riparazione e sostituzione degli architravi. L’intervento ha già riguardato gli architravi dei locali del corpo A1, riservati ai servizi del cantiere. In attesa della prossima fornitura delle travi in acciaio, si stanno realizzando gli interventi di risanamento strutturale delle porzioni di muratura interessate (appoggi e piedritti), a partire dai locali del piano primo del corpo A1.
- Risanamento strutturale delle pareti in muratura (integrazioni delle lacune e delle mancanze, "cuci e scuci", risarcitura delle lesioni, ricostruzione porzioni di muratura, rigenerazione della malta, stilatura profonda dei giunti); nello specifico l’intervento si riferisce alla ricostruzione locale di porzioni di muratura (piedritti) di alcuni vani nel corpo A5 e nel corpo A1.
- Messa in opera di ponteggi in corrispondenza del prospetto esterno del corpo A5; l’attività è propedeutica alla realizzazione degli interventi di consolidamento delle murature e di inserimento dei presidi permanenti (catene).
Nota sull’intervento “Messa in sicurezza degli edifici” 30 settembre 2022
La campagna esplorativa è stata condotta principalmente con:
· Indagini finalizzate a valutare lo stato di consistenza e di conservazione delle strutture, in termini di tecnica e dettagli costruttivi, di stato di degrado, di caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali. In particolare, per ogni paramento murario riscontrabile in situ, si è cercato di individuare la tipologia della muratura (mattoni, pietra squadrata, sbozzata, a spacco, ciottoli e altro), la sua qualità , la forma e la dimensione degli elementi.
· Il progetto è stato redatto in ottemperanza della normativa vigente in materia di Rete Natura 2000, sottoposto alla Valutazione di Incidenza ambientale e all’esame, tra l’altro, dell’Autorità di Bacino dell’Appennino Centrale, Area difesa del suolo, per gli interventi previsti in corrispondenza del percorso dallo Scalo della Marinella all’ex Carcere e da questo al Cimitero, in quanto zone che ricadono in aree di rischio e pericolosità da frana “molto elevato”.
L’appalto prevede in particolare i seguenti interventi :
-
Interventi sulle aree verdi che riguardano lo sfalcio di erbe infestanti e la potatura di alberi e cespugli , in osservanza con le indicazioni e le prescrizioni della Riserva Naturale Statale;
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Interventi di rimozione dell’amianto . In fase di sopralluogo sono stati individuati un gran numero di serbatoi in amianto per lo più dislocati in prossimità delle coperture;
- Intervento sull’antico Cimitero che sarà condotto principalmente con operazioni di pulizia, di sfalcio di erbe infestanti , nel rispetto delle indicazioni e delle prescrizioni della Riserva naturale statale , di ripristino dei muretti a secco, di messa in sicurezza del piccolo manufatto parzialmente crollato.
Nell’ambito di questo intervento, a febbraio sono iniziate le operazioni preliminari che si sono concentrate soprattutto nella pulizia di tutti i locali dell’ex Carcere e nella loro messa in sicurezza, al momento con opere provvisionali, per consentirne rapidamente la piena accessibilità e l’esecuzione di rilievi e indagini.
Nel corso dei lavori di pulizia sono stati recuperati, selezionati, catalogati e accatastati tutti i materiali rinvenuti nei locali e provenienti da precedenti crolli che saranno riutilizzati nelle lavorazioni future di restauro anche per ottimizzare il ciclo di recupero e riutilizzo, ai fini della sostenibilità ambientale alla base dell'intero progetto di recupero.
Nel mese di luglio sono stati ultimati anche i rilievi architettonici di dettaglio sia dei locali interni che delle aree esterne. I rilievi, eseguiti con tecnologia laser scanner, permetteranno di eseguire sopralluoghi virtuali da remoto in ogni locale.
I rilievi, indispensabili per la successiva fase di progettazione definitiva del recupero e rifunzionalizzazione del Complesso, consentiranno anche di procedere al nuovo accatastamento degli immobili e delle aree esterne, riallineando i documenti catastali con lo stato di fatto dei luoghi.
Per garantire la qualità delle opere da eseguire, è stato istituito, a cura e spese dell’appaltatore, un gruppo di lavoro che dovrà assicurare una completa assistenza e sorveglianza durante l’esecuzione di tutte le lavorazioni .
Il gruppo di lavoro è composto da: 1 archeologo, 1 storico dell’arte, 1 Restauratore Beni culturali, 1 Antropologo, 1 botanico, iscritti agli elenchi dei professionisti dei Beni culturali del MiC.
Inoltre data la specificità e complessità degli interventi di restauro connessi al recupero dell’intero Complesso dell’ex Carcere si sta costituendo una apposita commissione tecnico – scientifica composta da esperti nel campo del restauro dei Beni culturali e del Paesaggio che vantano direzioni di progetti e lavori di grande rilevanza nazionale e internazionale.