Il CIS

Il recupero dell’ex Carcere borbonico dell’isola di Santo Stefano è finanziato con 70 milioni di euro dalla Delibera CIPE 3/2016; la delibera assegna le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014/2020 (FSC) per la realizzazione del Piano Stralcio “Cultura e Turismo” e il progetto in questione afferisce al macro-aggregato di “interventi di grandi spessore volti al recupero di strutture dismesse e degradate” del Piano stesso.

La Delibera CIPE 25/2016 definisce i principi/criteri di funzionamento e di utilizzo delle risorse FSC. Al riguardo si segnala che la Delibera CIPE 26/2018, al punto 2, aggiorna alcune regole di funzionamento del FSC 2014/2020 e, in particolare proroga al 31 dicembre 2021 il termine per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti - in luogo del 31 dicembre 2019 - e  definendo altresì che per un’obbligazione giuridicamente vincolante può considerarsi assunta con l’intervento della proposta di aggiudicazione, disciplinata dall’art. 33 del decreto legislativo n. 50 del 2016 (codice dei contratti).

E' stato ulteriormente prorogato con il decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 che ha stabilito il termine per l'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti al 31.12.2022.

Contratto Istituzionale di Sviluppo

Il recupero dell’ex Carcere Borbonico dell’isola di Santo Stefano rientra tra gli “interventi di notevole complessità”, per i quali, ai sensi dell’art. 1 comma 703 della legge di stabilità 2015, l’Autorità politica per la coesione – titolare dei Fondi FSC – procede alla stipula dei Contratti istituzionali di Sviluppo (CIS).

I CIS sono stati introdotti nell’ordinamento nazionale dall’art.6 del D.Lgs.88/2011 che disciplina le risorse aggiuntive e gli interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali ex art.119 comma 6 della Costituzione e sono finanziati dalle risorse nazionali e/o europee della politica unitaria di coesione. Sono stati ulteriormente normati dall’art.9-bis del D.L. 69/2013 convertito con L.98/2013 e art.7 comma 1 del D.L. 91/2017  convertito con L.123/2017.

In estrema sintesi, un CIS è un atto negoziale, proposto dall’Autorità politica per la coesione e/o dal Presidente del Consiglio dei Ministri, sottoscritto tra le amministrazioni a diverso titolo coinvolte nella realizzazione di un di un insieme complesso di interventi tra loro interconnessi, per accelerare la realizzazione degli interventi stessi.

Il CIS pertanto prevede la contrattualizzazione degli impegni e la responsabilizzazione sul conseguimento dei risultati delle amministrazioni coinvolte nella realizzazione degli interventi, secondo un modello di funzionamento di cooperazione istituzionale, tecnica e operativa; definisce responsabilità e funzioni di gestione; prevede un cronogramma con indicazione delle fasi e dei tempi di attuazione degli interventi; individua nel Responsabile Unico del Contratto (RUC) la funzione di coordinamento, vigilanza e di impulso all’attuazione.

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