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Piano di Comunicazione e Promozione

Il piano di comunicazione e promozione del Progetto di recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano è stato concepito secondo una linea innovativa, che vede affiancata a una attività tradizionale di gestione dei canali informativi e di relazioni con i media, tra cui si anche la media partnership con la RAI, un'attività di produzione editoriale di contenuti che andranno a confluire nel patrimonio del futuro polo multiculturale di Santo Stefano.

I contenuti del Piano di Comunicazione e Promozione

Il Piano di Comunicazione comunica le diverse fasi del progetto di recupero del Bene, informando sugli step di avanzamento dei lavori e al contempo diffonde i contenuti verso cui si indirizza la futura missione di Santo Stefano secondo queste chiare linee, in accordo con il piano di fattibilità realizzato da Invitalia e il Masterplan degli esperti:

- Restituire alla memoria collettiva vicende storiche ed esperienze umane che hanno segnato i 170 anni di vita del Carcere, evidenziando temi come la dignità della persona, i diritti umani e la libertà di pensiero, nonché l’evoluzione dell’architettura, della cultura carceraria e della concezione della pena.

- Promuovere una “Scuola di Alti Pensieri” (Eugenio Perucatti, già Direttore “illuminato” del Carcere) ispirata ai valori delle Costituzioni italiana ed europea, per il futuro dell’Europa e del Mediterraneo.

- Tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale in linea con il “Green Deal” europeo e con la "New European Bauhaus".

- Valorizzare la biodiversità propria del contesto unico dell’isola di Santo Stefano, proteggendone e tutelandone flora e fauna terrestre e marina.
 
- Promuovere la produzione culturale e artistica.

Le attività e i progetti già avviati e realizzati


- recupero degli Archivi del Carcere
, frettolosamente trasferiti all’epoca della chiusura presso il carcere di Cassino, che sono stati recuperati e affidati all’Archivio di Latina dove si stanno digitalizzando, grazie a un accordo con la Direzione Generale del MiC;


- le ricerche storiche per il recupero della memoria dell’ex carcere, svolte insieme alla Associazione di Santo Stefano onlus; 

contributi e produzioni video, indirizzati alla costruzione di una narrativa contemporanea, che hanno contribuito a diffondere e contestualizzarne il territorio (arcipelago pontino) la matrice storica (le isole carcere, la storia borbonica) e sociale. Per approfondire https://www.youtube.com/channel/UCzg8u_qXcGPb5iFOm5z_GjQ/videos 

mostra fotografica curata da Marco Delogu, artista di fama internazionale già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Londra, che documenta attraverso immagini dello stesso Delogu, insieme a quelle di Raffaela Mariniello e di Mohamed Keita, unite a quelle dei fotografi “amici di Ventotene”, lo stato di abbandono prima dell’avvio dei lavori e della “rinascita” concetto che ha poi dato il titolo alla mostra: “La memoria del dolore. Il progetto di rinascita”. La mostra è stata allestita nei mesi di maggio e giugno 2021 presso il Museo delle Terme di Diocleziano, riscuotendo un interesse straordinario dal punto di vista mediatico, diventando oggetto di servizi di approfondimento giornalistici da tutte le parti del mondo. 

- produzioni culturali artistiche, realizzate con Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio (ATCL): musicisti, danzatori, attori e artisti  hanno dato vita a mini “performance” emozionali, interagendo artisticamente con lo spazio fisico del carcere, in spazi ancora decadenti riuscendo tuttavia a dare vita a momenti artistici in grado di riecheggiare. 

- realizzazione Spazio Infopoint, presso la stazione marittima di Ventotene, per accogliere visitatori, turisti e tutti quelli che lo desiderano; all’interno è documentato su pannelli espositivi il percorso storico culturale del progetto di recupero di Santo Stefano; L'Infopoint è stato momentanemante trasferito presso gli uffici della Area marina Protetta.

- incontri ed eventi per i partenariati tesi propedeutici all’avvio dei partenariati culturali tra cui l’evento dedicato alla presentazione del progetto sugli Archivi di Santo Stefano (5 maggio 2021), il Seminario “Dalla Scuola il futuro dell’Europa” in collaborazione con il Ministero Istruzione, aperto dai saluti del Ministro per l’Istruzione Bianchi, a cui hanno partecipato più di 400 docenti delle scuole superiori italiane e altri ancora. Per approfondire: https://commissariocissantostefano.governo.it/it/progetto/partenariati/

- attività media volte a presentare gli stadi di avanzamento del progetto, relazioni con broadcaster, testate, agenzie come documentato alla sezione comunicazione di questo sito. 

- materiali di presentazione, di taglio giornalistico e informativo che vengono diffusi per documentare a un pubblico eterogeneo la natura del Progetto; Per approfondire: https://commissariocissantostefano.governo.it/it/comunicazione/presentazioni/

 

Partenariati

I partenariati rivestono una grande importanza nel piano di Comunicazione e promozione, perchè funzionali alla produzione di contenuti che contribuiranno alla narrativa e alla integrazione di studi e ricerche nel percorso museologico espositivo e nelle varie attività di documentazione collegate al futuro polo multiculturale.  Inoltre avviano relazioni istituzionali con Istituti, Centri di ricerca, Università e soggetti istituzionali di natura diversa che saranno promotori di eventi di alta formazione nel futuro polo di Santo Stefano, una volta completato il restauro e avviato il percorso che sarà gestito dal futuro soggetto, individuato in una Fondazione pubblica.

I partenariati che vengono attivati sono funzionali a una offerta integrata con l’isola di Ventotene e sono stati suddivisi in 9 tipologie:

1) percorso espositivo di carattere storico, dal secolo XVIII a oggi, con particolare riferimento all’affermarsi dei diritti umani fondamentali in Italia e in Europa;

2) focus sui temi della giustizia, del diritto penale, delle strutture carcerarie fisiche e metaforiche;

3) percorso ambientale riferito a ambiente flora, fauna, terrestre e marina, anche con riferimento alle migrazioni, ai cambiamenti climatici  e ai temi energetici;

4) attività di residenza di studio e convegnistica, con particolare riferimento alle istituzioni e alle azioni della Unione europea, del Mediterraneo e del Governo, per la formazione di skills europee, anche riguardanti il patrimonio culturale;

5) attività next gen di italiani ed europei, con riferimento ai programmi europei di scambio e studio;

 6) dimensione artistica, con la possibilità in futuro produzione, fruizione ed esposizione di opere;

7) valorizzazione delle imprese creative e culturali, in particolare locali e del territorio pontino, per lo sviluppo di un’economia che coinvolga la comunità, in particolare offra  possibilità a giovani e donne;

8) rapporti con i media giovanili europei;

9) focus sulle narrazioni in  carcere.

Sarà la molteplicità delle relazioni instaurate con i Partner a consentire alla Fondazione di partecipazione, futuro soggetto gestore del Complesso di Santo Stefano, una volta completato il restauro, di raggiungere  una ampia utenza interessata al turismo culturale, composta da visitatori qualificati, legati da interessi di studio e ricerca, che potranno organizzare workshop, seminari, summe school convegni e alta formazione fuori dai mesi propriamente turistici.

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