Quarta edizione del Festival dell'Europa Solidale e del Mediterraneo

3 settembre 2021

Con il panel "80 anni dal Manifesto di Ventotene” è stata inaugurata il 3 settembre a Ventotene la quarta edizione del Festival dell'Europa Solidale e del Mediterraneo. Il tema di quest’anno è “Noi, nuovi cittadini europei per il futuro dell’Europa”. Hanno partecipato all’evento il sindaco di Ventotene, Gerardo Santomauro, Vito Borrelli, vice-capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Silvia Costa, Commissaria di Governo per il recupero dell'ex carcere borbonico di Santo Stefano, Mario Leone, direttore dell'Istituto di studi federalisti "Altiero Spinelli”. Ha moderato l’evento Vanessa Marotta, direttrice di GenerAzione Ponte. Il Festival si tiene con il sostegno di Compagnia di San Paolo. Nel 2017 in occasione della giornata mondiale contro il razzismo del 21 marzo e la celebrazione della firma dei Trattati di Roma del 25 marzo, è stata lanciata la prima edizione del Festival dell'Europa Solidale e del Mediterraneo a Settimo Torinese, nata da un'idea di Abdullahi Ahmed, mediatore culturale, fuggito dalla guerra in Somalia e arrivato nel 2008 a Lampedusa come richiedente asilo. La Seconda edizione del Festival si è svolta a Ventotene, nella settimana delle celebrazioni del 25 aprile. La scelta del luogo non è casuale: si tratta di un luogo simbolico per il sogno europeo. Dal 2018 sono state coinvolte almeno 1000 persone, cittadini europei, giovani, studenti, migranti, rifugiati, giornalisti, politici, personalità di calibro internazionale ed esperti riconosciuti nell'ambito dei temi trattati.

Videomessaggio del presidente della Fondazione Compagnia Sanpaolo Francesco Profumo

È un Festival che consideriamo importante per promuovere la cultura dell’Europa solidale. La Compagnia di Sanpaolo sostiene da tempo le attività dell’associazione, fondamentali per il cammino di costruzione di un’Europa solidale. Il progetto europeo è la base della strategia della Compagnia ha lanciato. L’attenzione ai giovani e l’impegno per la loro partecipazione ai processi decisionali sono i principi che animano da tempo la strategia della Compagnia, attiva in un dialogo costante con le realtà dei suoi territori.

Silvia Costa
Riduttivo parlare di questo in un ambito di cittadini in Italia. La Generazione Ponte deve essere sempre più coinvolta. Vediamo tante realtà di non comprensione e di chiusura e il vostro essere “ponte” è una risorsa da non sprecare. Una grande occasione anche per gli italiani nativi.

Mi sono occupata in 10 anni al Parlamento europeo di educazione, sono stata relatrice di Europa Creativa, un programma aperto alla partecipazione di molti Paesi, all'inizio solo ai paesi membri e ai paesi candidati. Ci si era dimenticati della storia dell'Europa che affonda le sue radici nel Mediterraneo. Una distrazione pagata negli anni. Dobbiamo riprendere l’approccio positivo.

Sfida del recupero del carcere. Abbiamo ripreso in mano il progetto di restituire alla comunità un bene prezioso, che racconta una storia straordinaria lunga 170 anni, drammatica ma anche di grande luce. Vogliamo fare di questo luogo una scuola di alti pensieri e far nascere un centro internazionale di studi sulla pena. Attenzione all’ambiente. Far conoscere meglio questa realtà insieme alle piccole isole del mediterraneo. Trasformare la riflessione sulla politica estera e rilanciare i dialoghi del mediterraneo, in cui gli altri sono interlocutori, lanciare un punto di attenzione annuale, 

Produzione culturale artistica. Accrescere la capacità di parlare all'Europa e al mondo. 

Santomauro
La nostra aspirazione ad aprirsi a persone in difficoltà rimane. Un percorso che vorremmo continuare. Si rivela vincente l’intuizione di questo Festival, un’occasione di sviluppo per territori. Questo stare insieme ci fa bene, c’è un sentimento di amicizia che cresce di anno in anno e questo è il presupposto per un’Europa libera. Tradurre il Manifesto anche nelle lingue dei popoli africani è un’esigenza sentita, il Manifesto ha una grande valenza simbolica, rappresenta per i popoli la speranza che un giorno alle guerre possono far posto relazioni di pace.

Borrelli
La Conferenza sul futuro dell’Europa è stata lanciata pochi mesi fa e durerà per circa un anno, l’idea è di mettere a disposizione dei cittadini una piattaforma multilingue. I giovani federalisti hanno proposto una nazionalità europea che preceda quelle nazionali. Necessità in Italia della legge sullo ius soli, l’Europa può avere un ruolo propulsivo, di sensibilizzazione, può insegnare molto come vivere in pace dopo anni di guerra ma l'Europa ha tanto da imparare dai cittadini che vengono da altri Paesi: trasmissione di saperi reciproci. C’è tanto su cui lavorare, collaboriamo molto con le associazioni. 

Leone
Carne viva quella del Manifesto, è sempre nuovo, riesco a trovare sempre qualcosa di nuovo. C'è una parte che non è valorizzata, il passaggio della solidarietà umana. Le parole di Rossi sono importanti. Spinelli è stato uno dei pochi a dare l'idea di un piano Marshall per l'Africa, proposta caduta nel vuoto. Solidarietà presente nel Manifesto dal punto di vista umano. Il federalismo che proponiamo è di solidarietà nei fatti, il Manifesto ha un valore che supera le parole che ci sono scritte. Dobbiamo contestualizzarlo, è una cassetta degli attrezzi, nulla di definito. La parola solidale così diventerà reale. 

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