La dichiarazione della Commissaria per la ratifica della Convenzione di Faro

23 settembre 2020

L’Italia ha ratificato la Convenzione di Faro, ovvero la “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società”, dopo un percorso lungo quindici anni: la Convenzione è stata infatti stipulata nella città portoghese di Faro il 27 ottobre del 2005. L’Italia aveva dapprima firmato il trattato nel 2013 ma per la ratifica serviva l’approvazione del Senato e della Camera: il Senato lo aveva approvato nell’ottobre del 2019 (147 voti a favore, 46 contrari e 42 astenuti), e stamani la Camera ha approvato con 237 favorevoli, 119 contrari e 57 astenuti. L’Italia si unisce così ad altri 39 paesi che avevano già ratificato la Convenzione di Faro (tra i quali Germania, Regno Unito, Spagna, Portogallo, Svizzera, Austria, Russia, Svezia, Norvegia, Finlandia).

“Esprimo grande soddisfazione per la ratifica in via definitiva approvata oggi dalla Camera dei Deputati della “Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società, stipulata a Faro il 27 ottobre 2005”, che sancisce l’impegno di tutti i paesi firmatari a lavorare per l’inizio di una nuova epoca del riconoscimento, della tutela e della valorizzazione del patrimonio ed a creare innovative forme di collaborazione pubblico/private per la tutela del patrimonio e per la sua valorizzazione anche in termini di risorsa.”

E’ quanto afferma Silvia Costa, impegnata sin dai tempi del suo incarico di europarlamentare e di Presidente della Commissione Cultura, a sostenere i principi della Convenzione di Faro, in quanto innovativa ed importante soprattutto per un Paese come l’Italia che ha uno straordinario patrimonio diffuso.

“In particolare - continua Silvia Costa - la Convenzione afferma con chiarezza che ci sono delle responsabilità individuali e soggettive anche per rispettare l’altrui patrimonio culturale.

La Commissaria ricorda i principali obiettivi della Convenzione di Faro:

  • Riconoscere che il diritto al patrimonio culturale è inerente al diritto a partecipare alla vita culturale, così come definito nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
  • Riconoscere una responsabilità individuale e collettiva nei confronti del patrimonio culturale
  • Sottolineare che la conservazione del patrimonio culturale ed il suo uso sostenibile, hanno come obiettivo lo sviluppo umano e la qualità della vita.
  • Prendere le misure necessarie per applicare le disposizioni di questa Convenzione riguardo: al ruolo del patrimonio culturale nella costruzione di una società pacifica e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità culturale; a una maggiore sinergia di competenze fra gli attori pubblici e privati coinvolti.
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