5 maggio: una nuova  vita per l’archivio di Santo Stefano-Ventotene 

5 maggio 2021

“Un passo avanti per la ricerca da noi avviata sulla ricostruzione della storia dell’ex ergastolo di Santo Stefano, che consentirà agli studiosi da noi incaricati di analizzare e selezionare il materiale utile per lo spazio espositivo del progetto di recupero e di rifunzionalizzazione dell’ex carcere, insieme alla documentazione in esame presso l’Archivio Centrale dello Stato, l’archivio di Stato di Napoli, la Biblioteca Nazionale e naturalmente l’Archivio del Comune di Ventotene.

Questo riordino in una sede appropriata consentirà agli studiosi e ai ricercatori l'accessibilità alla consultazione dei registri e dei fascicoli relativi ai detenuti, ma anche al personale di sorveglianza e alla ricostruzione delle diverse fasi storiche ma anche delle storie personali di migliaia di detenuti, tra criminali comuni e oppositori politici, briganti e anarchici, eroi risorgimentali come Settembrini e Spaventa e futuri costituenti come Pertini e Terracina, che poi sarebbero andati al confino degli antifascisti nell’isola di Ventotene.

Si potranno ricostruire così  i 170 anni di vita del carcere, nonché le mutate condizioni e applicazioni della pena  e delle restrizioni, ma anche del riscatto dopo l’approvazione della Costituzione e in particolare l’arrivo del direttore Perucatti.

Questo risultato si deve all’accordo da me promosso con la Direttrice Generale degli Archivi Statali, dott.ssa Buzzi e il Direttore  Generale degli archivi del DAP, dott. Turrini Vita insieme alla  disponibilità del Direttore  del carcere di Cassino, dr Francesco Cocco e alla intelligente collaborazione della direttrice dell’Archivio di Stato di Latina, dott.ssa Marilena Giovannelli a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti.

Importante la garanzia data dal MiC nel finanziare la digitalizzazione di questo Archivio a cui  mi auguro potranno aggiungersi ulteriori documenti interessanti presenti negli  altri Archivi di Stato, attività fondamentale che ne renderà possibile la fruizione anche in remoto.

Ricordo anche le borse di ricerca, intitolate a Angelo Sferrazza, sull’azione illuminata  di Eugenio Perucatti, che sono state attribuite a due giovani laureate iscritte al master su Diritto penitenziaro e Costituzione diretto dal prof. Marco Ruotolo di Roma Tre, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Partigiani cristiani e la famiglia Perucatti.”

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