Gli interventi di “messa in sicurezza”: tre linee guida
L’ex Carcere, le sue pertinenze e l’intera isola di Santo Stefano sono da decenni in condizioni di grave degrado.
Lo stato di instabilità degli edifici ha determinato, con ordinanza dei VV.FF., la loro inaccessibilità.
L’intervento di “messa in sicurezza” è stato considerato assolutamente prioritario ed urgente nel programma degli interventi del CIS, per scongiurare la perdita irreparabile del Bene e consentirne l’accesso per le indagini e la predisposizione del Progetto di restauro.
Un corretto Progetto di recupero e restauro non può prescindere da una esaustiva conoscenza del Bene sul quale si interviene, dalla lettura di tutte le trasformazioni e del patrimonio informativo che racchiude.
Per questo è necessaria e prioritaria, una campagna esplorativa multidisciplinare di indagini e rilevazioni.
Infine, con questo intervento preliminare, si intende eseguire lavori in alcuni locali situati nell’avancorpo centrale (ex Gendarmeria), improntati alla totale conservazione dell’esistente, senza alcun intervento di restauro sulle superfici, per garantirne l’uso durante la fase di progettazione del restauro e riuso del Complesso carcerario, con alcune attività legate agli stessi lavori di restauro.