29 novembre 2024
Il Commissario di Governo Giovanni Macioce punta all’apertura parziale del Museo di Santo Stefano nel 2025. Lo sfidante obiettivo, già condiviso con il Tavolo Istituzionale Permanente nel maggio scorso, è parte di una più ampia collaborazione avviata con la Direzione Generale Musei. Nell’ambito di un proficuo scambio di know-how con alcuni tra i più interessanti percorsi museali multimediali italiani, è avvenuta la visita della struttura commissariale al Museo Historiale di Cassino, istituito nel 2004 e recentemente rinnovato grazie ai fondi del PNRR.
Alla visita del Commissario e della Struttura hanno preso parte Enzo Salera, Sindaco di Cassino insieme all’Assessore alla Cultura Gabriella Vacca e con la Direzione Regionale dei Musei Nazionali del Lazio, rappresentata da Carmelina Ariosto, Direttrice Museo archeologico nazionale ‘G. Carettoni’ e del Parco archeologico di Casinum (Cassino), insieme ai funzionari del MiC Romina Laurito e Gabriele Quaranta.
“Il Museo di Santo Stefano si configura come un unicum: da una parte l’evocatività del Panopticon progettato dall’architetto Francesco Carpi, il suo valore storico testimone dell’evoluzione della pena e per questo da molti definito un ‘Monumento Documento’, infine la simbolicità che questo rappresenta per le storie di profondo dolore delle persone che dal 1795 fino agli anni sessanta del ‘900, qui sono state recluse e per le persone che vi hanno operato, tra cui il personale dedicato alla custodia dei detenuti – ha così commentato il Commissario Macioce, che ha poi proseguito - La capacità di proporre livelli diversi di informazione, coinvolgimento e interazione sarà affidata alle nuove tecnologie, mentre in parallelo punteremo alla creazione di una narrativa di accurato valore scientifico, ma anche al tempo stesso, capace di emozionare e di essere accessibile a tutti i visitatori: in questo senso l’Historiale è un caso studio estremamente significativo perché riesce a comunicare in modo puntuale e avvincente, attraverso installazioni, video, plastici, pannelli e tanto altro una storia dolorosa come quella dell'occupazione del territorio di Cassino e allo stesso tempo riesce a dare un messaggio 'unificante': onorare tutti i caduti di tutte le nazioni che si sacrificarono per il trionfo della pace e della libertà. Per quanto riguarda Santo Stefano, proseguiremo nei prossimi mesi ad acquisire know-how e favorire lo scambio di competenze per dare vita a un museo di straordinaria attrattività grazie all'apporto che ci sta fornendo il DG Musei Massimo Osanna e il gruppo di lavoro da lui dedicato.”
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