RomaTre: prima Spring School dell'European Penological Center

23 aprile 2022

Spring School a Ventotene
Si è tenuta a Ventotene la prima edizione della Spring School del Centro di ricerca in "Diritto penitenziario e Costituzione - European Penological Center" diretta da Marco Ruotolo, Ordinario di Diritto Costituzionale a RomaTre.
L'iniziativa, che rientra nel partenariato sottoscritto con il Commissario Straordinario per il recupero dell'ex carcere borbonico di Santo Stefano/Ventotene e il Comune di Ventotene, ha visto l'adesione di oltre 70 tra studiosi e ricercatori provenienti da tutta Italia e ha avuto come tema centrale il rapporto tra pena e tecnologia e sul contributo che l'innovazione tecnologica apporterà all'interno dei sistemi processuali e nell'esecuzione della pena. Il Centro, che ha istituito la propria sede a Ventotene e in futuro a Santo Stefano, ha tenuto 3 giorni di approfondimenti scientifici e dibattiti insieme alla visita all'ex carcere borbonico di Santo Stefano, alla cui dolorosa storia il Centro si ispira.
Tra i partecipanti vi sono stati esponenti del mondo accademico e delle istituzioni, tra cui Mauro Palma, Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Carmelo Cantone, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per la Regione Lazio, Stefano Anastasia, Garante regionale dei diritti dei detenuti per il Lazio e Marco Pelissero, penalista dell’Università di Torino. 
Il prof. Ruotolo ha cosi spiegato il senso dell’incontro: “Le tecnologie non sono ancora adeguatamente impiegate nel sistema dell’esecuzione della pena e più in generale nella giustizia penale. Ne discuteremo per comprendere potenzialità e limiti della loro applicazione sia per la sicurezza sia il miglioramento della quotidianità penitenziaria, oltre che per la riduzione dei tempi nella risposta di giustizia. Che la nostra iniziativa si svolga a Ventotene ha un particolare significato, perché fu nella vicina Santo Stefano che si posero le basi per l’innovazione nella gestione dell’esecuzione penale sotto la direzione di Eugenio Perucatti, precursore della riforma penitenziaria nel 1975”.
"Lo straordinario lavoro portato avanti dal prof Ruotolo e dagli studiosi del Centro - ha sottolineato la Commissaria Costa - darà da un lato un contributo fondamentale al progetto di conservazione della memoria dei tanti che proprio qui sono stati detenuti, per restituirla ai giovani della Next Gen Eu a cui il Progetto di recupero dell’ex Carcere si rivolge; dall'altro sarà anche l'occasione per un confronto internazionale sull'esecuzione penitenziaria e sull'evoluzione del concetto e del ruolo della pena, di cui il carcere di Santo Stefano è una importante e storica testimonianza", ha concluso la Commissaria.
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