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Il Commissario Macioce e Invitalia per visionare i lavori in corso e la mostra 'Le sfide di Santo Stefano'

Allestita negli spazi messi in sicurezza del cantiere dove sono completati i lavori di messa in sicurezza

In occasione dei 230 anni dall’apertura dell’ex carcere borbonico, il Commissario straordinario di Governo Giovanni Maria Macioce, insieme alla Struttura commissariale e a Invitalia, ha effettuato un sopralluogo presso l’isola di Santo Stefano.
Un momento simbolico per verificare lo stato dei lavori in corso e rendere omaggio a una storia iniziata nel 1793, quando Ferdinando IV di Borbone affidò all’ingegnere Francesco Carpi la costruzione dell’Ergastolo di Santo Stefano in Ventotene. La struttura, realizzata in soli due anni, accolse a partire dal 26 settembre 1795 i detenuti che, sotto la direzione dello stesso Carpi, ne avevano contribuito all’edificazione. 

La Storia, il lungo abbandono, l’attuale progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere saranno raccontati nella mostra permanente, allestita nel cantiere in corso, in procinto di essere inaugurata, ‘Le sfide di Santo Stefano’ realizzata sotto la direzione lavori di Invitalia. 

L'immagine della mostra permanente 'Le sfide di Santo Stefano' allestita negli spazi museali della 'stecca ottocentesca' già messi in sicurezza

 

Dettaglio dell'installazione visiva della Sala dedicata ai Borbone

 

Dettaglio dell'installazione visiva della Sala dedicata al Panopticon

 

La mostra permanente curata da Sabina Minutillo Turtur insieme alla Struttura commissariale, eseguita dalle imprese Hera Restauri e Minerva Restauri con il contributo di Pandataria film e CoperArte sarà a breve visitabile, condizioni meteomarine permettendo. I giorni e le procedure di visita, che prevedono l’accesso a piccoli gruppi e in giorni prestabiliti, saranno rese note dalla struttura commissariale che sta provvedendo alla definizione degli accordi per il trasporto dei visitatori in sicurezza, d’intesa con il Comune, la Capitaneria di porto e le forze dell’ordine dell’isola di Ventotene.

“D’intesa con le Amministrazioni del CIS Santo Stefano/Ventotene e con il supporto della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, abbiamo avviato fin dal 2024 un percorso di restituzione progressiva degli spazi museali che interessa l’avancorpo del Panopticon, la cosidetta stecca ottocentesca, in cui è stata già completata la messa in sicurezza - ha dichiarato Macioce, che ha poi proseguito - In attesa della conclusione definitiva dei lavori, prevista per il 2029, i visitatori potranno già da ora vivere un’esperienza immersiva e emozionale nella vita dell’ex carcere borbonico e dell’isola di Santo Stefano. Una particolare attenzione è stata dedicata anche al racconto dell’unicità del contesto ambientale, tutelato dall’Area Marina Protetta e dalla Riserva Naturale Statale da oltre quindici anni, motivo di orgoglio di tutta la comunità ventotenese.”

 

 Vista dall'alto dell'isola di Santo Stefano, visibile in alto il carcere borbonico, il Panopticon