Risuona Italia. Tante piazze, una sola comunità

1 ottobre 2020

“Che i giovani si riapproprino dei valori fondanti la Costituzione italiana e quella europea” Oggi è il giorno di “RisuonaItalia. Tante piazze, una sola comunità”: alle ore 11, in oltre 50 città del Paese, è risuonato l’Inno alla gioia, in un grande concerto simultaneo di orchestre giovanili, promosso da Acri e dalle Fondazioni di origine bancaria con la media partnership di TGR Rai, in occasione della Giornata europea delle fondazioni.

I protagonisti di RisuonaItalia sono giovani talenti della musica classica, bambini e ragazzi che partecipano ad alcuni dei progetti sostenuti dal Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

L’isola di Ventotene è tra tutte le piazze coinvolte in RisuonaItalia, per ricordare e rendere omaggio al luogo in cui è nata l’idea dell’Europa unita. Qui si è esibita un’ensemble della European Spirit of Youth Orchestra, composta da giovani musicisti provenienti da diversi paesi europei. L’orchestra è un ente che promuove la formazione musicale come strumento di diffusione degli ideali europei di cooperazione.

A seguire, c’è stata l’apertura della “Scuola d’Europa”, con studenti di scuole e università italiane ed europee dai 15 ai 22 anni. La Scuola d’Europa fondata dall’Associazione La Nuova Europa, è nata per diffondere la cultura europea e la storia della sua integrazione, a cominciare dal Manifesto di Ventotene.

All’iniziativa di questa mattina sono intervenuti: Francesco Profumo, presidente di Acri, Silvia Costa, commissaria straordinaria del Governo per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano, Gerardo Santomauro, sindaco di Ventotene, Roberto Sommella, presidente de La Nuova Europa ed Eva Giovannini, giornalista Rai.

Silvia Costa nel suo intervento, ha dichiarato: “Con una scelta fortemente simbolica, il Presidente di ACRI ha voluto Ventotene, tra le 50 città nelle quali le Fondazioni di origine bancaria festeggiano la loro giornata, per presenziare al rito delle giovani orchestre che fanno risuonare l’Inno alla gioia.

La Next generation EU rilancia l’alleanza tra i Paesi membri nel segno di cultura e cittadinanza e, ancora una volta, è la musica a portarci oltre i confini, grazie al suo linguaggio universale.

Da poco ho terminato i due mandati come parlamentare europea che ho dedicato proprio a Cultura, Educazione, Giovani, in qualità di Presidente della Commissione Cultura.

Mi sono spesa per il riconoscimento del ruolo degli artisti e la loro libera circolazione, una forma efficace di promozione di cittadinanza creativa e consapevole.

Qui a Ventotene acquista uno speciale significato ricordare la EUYO, che il Parlamento europeo e il Ministro Franceschini hanno salvato dalla cancellazione e portato in Italia.

E anche il programma a sostegno della mobilità degli artisti, che fin dal Medio Evo hanno portato dialogo e scambio culturale attraverso i confini europei e che ora, per effetto del Covid 19, sperimentano enormi difficoltà specie nelle tournée internazionali.

Attraverso il programma pilota e-Portunus e ora, con il Call for tender sulla mobilità degli artisti incluso in Europa creativa, l’Unione europea prende sul serio questa sfida. Dobbiamo rafforzare il sostegno a progetti europei musicali e culturali in Europa e per questo come relatore di Europa creativa ho fatto approvare dal Parlamento europeo il raddoppio dei fondi che ieri ha visto una riduzione da parte del Consiglio dei Ministri.

Mi auguro che il Parlamento europeo riesca a riportare il budget a. 2,8 mld come avevo proposto.

Durante l’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, abbiamo sperimentato che la cultura costituisce un necessario pilastro, il quarto, per lo sviluppo sostenibile. E l’Italia ci ha creduto e ha avuto un ruolo di traino, grazie a politici capaci, espressione di un Paese che ha saputo reagire alla sfida della pandemia con coesione, forza d’animo e creatività.

Mi aspetto ora che, oltre all’impegno nei singoli Paesi, rafforzino le loro iniziative comuni a livello europeo, anche nel quadro delle iniziative della DG EAC (Directorate-General for Education and Culture), che chiama a partenariati pubblico-privati più strutturati nel campo del patrimonio culturale e anche delle attività culturali a finalità sociale.

Mi auguro che il progetto di riqualificazione di Santo Stefano veda al nostro fianco tanto le Fondazioni italiane quanto la loro Associazione europea.

Il progetto per Santo Stefano - continua il Commissario - rilancia il recupero e la valorizzazione dell’ex Carcere borbonico, che vuol essere un memento per le nuove generazioni. Ogni generazione deve riappropriarsi del significato delle scelte che hanno fondato la Costituzione italiana e quella europea: libertà di pensiero e di espressione, no alla pena di morte, no a pene degradanti, riabilitazione come prospettiva possibile per ogni reo. E noi auspichiamo che Santo Stefano, integrato con Ventotene, offrirà ai giovani un luogo di incontro con la storia, di studio, di quiete, di creazione artistica in Residenza, di armonia con l’ambiente, con una visione europea ed euromediterranea, grazie a partenariati di alto livello in via di definizione.

A Ventotene c’è già, e da molti anni, un terreno fertile di cui questa scuola è espressione: lo abbiamo constatato nel recente incontro del 17 settembre scorso, di cui è stata protagonista la comunità locale, inclusa la Scuola d’Europa.

Vi invito perciò, come già hanno fatto Roberto Sommella e Raffaella Rizzo, a contribuire con le vostre idee e a impegnarvi in prima persona per questo progetto.”

 

Giornata Europea delle Fondazioni

Il 1° ottobre 2020 si tiene l’ottava edizione della Giornata Europea delle Fondazioni, lanciata da Dafne (Donors and Foundations Networks in Europe), l’organizzazione che riunisce le Associazioni di Fondazioni del continente, a cui in Italia aderiscono Acri, che associa le Fondazioni di origine bancaria e Assifero, l’Associazione che riunisce altre Fondazioni ed Enti di erogazione.

La Giornata è l’occasione per contribuire a far conoscere meglio le Fondazioni e il loro operato. Spesso ignorate dal grande pubblico, le Fondazioni in Europa sono 147mila e, insieme al mondo del volontariato e del Terzo settore, concorrono ad alimentare e innovare il welfare e la cultura in tutto il continente.

 

RisuonaItalia

Tutte le orchestre giovanili che partecipano a RisuonaItalia coinvolgono i giovani protagonisti di progetti di formazione e di iniziative di riscatto individuale e di comunità, attivate grazie alla “messa in rete” di organizzazioni del Terzo settore, con Fondazioni, Istituzioni locali e ragazzi. Si tratta di orchestre, provenienti da tutta Italia, di giovani talenti della musica classica e di bambini che stanno imparando a suonare in centri culturali e spazi per l’aggregazione, orchestre multietniche, complessi jazz e di musica popolare.

Perché suonare insieme vuol dire imparare a convivere ed a condividere regole ed emozioni. Per molti dei ragazzi e delle ragazze che partecipano a questi concerti, la musica rappresenta un’opportunità concreta per realizzare i propri sogni, e, in molti casi, è per loro una reale alternativa alla povertà educativa e alla violenza della strada.

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