Presentazione del libro “Isole Carcere. Storia e geografia” di Valerio Calzolaio il 23 febbraio a Roma con Silvia Costa, Don Ciotti, De Cataldo e Santilli.

19 febbraio 2022

Presentazione del libro “Isole Carcere. Storia e geografia” di Valerio Calzolaio il 23 febbraio a Roma con Silvia Costa, Don Ciotti, De Cataldo e Santilli.

 

Il percorso di conoscenza del Progetto di recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano, di recente intitolato a David Sassoli, si arricchisce di un importante capitolo con la presentazione a Roma mercoledì 23 febbraio al Palazzo delle Esposizioni del libro “Isole Carcere. Geografia e Storia” di Valerio Calzolaio, edito dalle edizioni Gruppo Abele, all’interno del quale viene tratteggiata l’antichissima pratica della “deportatio in insulam” con un ampio excursus narrativo che nasce dall’esame di oltre 270 isole nel mondo.

Tra questi 22 sono i casi che vengono approfonditi in apposite schede dedicate, tra i quali vi è l’ex carcere borbonico di Santo Stefano di Ventotene che, come scrive l’Autore, “rappresenta un “unicum” tra le oltre 270 isole da me prese in esame in oltre 25 anni di raccolta di dati.”

Il libro sarà presentato dalla Commissaria di Governo Silvia Costa, che ha promosso l’evento, insieme a Don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di “Libera”, al magistrato e scrittore Giancarlo De Cataldo e allo storico Anthony Santilli, responsabile del Centro documentazione del confino e detenzione del Comune di Ventotene.

Questa pubblicazione rappresenta un caso unico nel panorama letterario dal momento che non esiste nel mondo ad oggi uno studio sul fenomeno dell’uso detentivo delle isole, diffuso in tutto il mondo comune e in tutte le civiltà.  La narrazione si sviluppa su registri che incrociano il terreno socio-culturale, oltre che geografico e storico.

Silvia Costa si è così espressa: “Sono grata a Valerio Calzolaio per avere sviluppato una inedita ricerca che consente una ricostruzione della insularità legata all’esilio e alla detenzione nel mondo e nel Mediterraneo. Qui le isole di Ventotene e di Santo Stefano sono luoghi emblematici per ripercorrere una narrazione che va dall’esilio alla “relegatio ad insulam” di epoca romana- iniziata con Giulia, figlia di Augus o- alla detenzione politica, all’ergastolo, al confino, fino alla concezione costituzionale della pena come rieducativa e non come vendetta sociale. Credo che questo libro offra una chiave culturale per affrontare non solo il tema della pena ma anche l’evoluzione di questi luoghi, diffusi su tutto il pianeta. Tra tutti i casi trattati emerge con grande forza la visione a 360 gradi del Progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere Borbonico che coniuga cultura e natura, nell’obiettivo di preservare un luogo così simbolico ma anche di restituirlo per parlare di valori, libertà e democrazia alla comunità internazionale e in particolare alla Next Gen Eu.”

Commenta don Luigi CiottiQuesto libro può essere letto come una suggestiva metafora: il primo carcere siamo noi stessi, quando diventiamo isole. Quando cediamo all’egoismo e alla competizione. Quando ci arrocchiamo dentro identità fasulle, o ci trinceriamo dietro ai dogmi di saperi puramente tecnici. Quando ci rendiamo irraggiungibili dai dubbi, dalle emozioni e dallo stupore. L’io è un’isola-carcere dalla quale è fondamentale evadere, per tornare alla meraviglia dell’incontro con gli altri, che è poi la meraviglia della vita.”

 

Anthony Santilli sottolinea che “Il rapporto tra insularità e relegazione nel mondo testimonia un’esigenza che il potere ha sempre mostrato sin dai tempi più antichi: quella di allontanare soggetti giudicati indesiderati e pericolosi non solo dalle società ma anche dalla vista. Il mare che le circonda ha rappresentato per anni una frontiera invalicabile, anche dalla conoscenza storica. Comprendere le diverse sorti che hanno avuto questi spazi, nelle rispettive tragiche peculiarità, è un atto quanto mai necessario anche per riflettere sul ruolo che molte di queste isole hanno ancora oggi come luoghi di detenzione”

Conclude Valerio Calzolaio “Per ragioni istituzionali e curiosità personale raccolgo informazioni e materiali sul fenomeno delle isole carcere da almeno un quarto di secolo. Da tempi antichissimi gruppi umani hanno deciso di relegare altri esseri umani su isole di ogni parte del pianeta, più o meno grandi, più o meno vivibili, per punizione. Nel volume racconto geografia e storia del fenomeno: solo fra quelle più piccole ho elencato 270 isole carcere, un terzo ancora aperte, tra tutte Santo Stefano è un unicum per la forza della visione del Progetto di recupero legata alla valorizzazione culturale."

È possibile assistere in presenza inviando una richiesta a commissario.cis.santostefanoventotene@governo.it o partecipare in formula blended attraverso la pagina facebook @commissariocissantostefanoventotene

(I posti sono limitati alla effettiva capienza della sala. Si ricorda che per entrare è necessario il green pass)

 

Approfondimento sul libro

“Isole Carcere. Storia e geografia” è un volume molto denso di dati e analisi multidisciplinari, suddiviso in tre sezioni. Una prima parte è dedicata al delineare gli aspetti storici, biologici e socioculturali che hanno portato gli esseri umani – i sapiens – a raggiungere e colonizzare le isole e a utilizzarle come carceri. Dalla Grecia antica fino ai giorni nostri, Valerio Calzolaio ripercorre l’evoluzione della detenzione insulare e ne presenta le ricadute sociali e psicologiche sulla popolazione e sugli stessi detenuti, disumanizzati e spesso abbandonati.

La seconda parte è dedicata alle 22 schede relative ad altrettante isole carcere nel corso della storia, scelte fra centinaia per costituire una narrazione unitaria rappresentativa di tutte. Ogni scheda è accompagnata da fotografie e mappe, per rendere più vivido ed emozionante il viaggio attraverso queste realtà. Da Alcatraz a Goli Otok, da Garden Key ad Hashima, passando per Asinara, Favignana e Lampedusa, tuttora terra di confine e filtro detentivo per migranti costretti nei centri di smistamento e rimpatrio. Le schede raccontano spaccati di vita reale ma anche i tanti universi narrativi nati attorno alle isole carcere: dal film Fuga da Alcatraz a Edmond Dantès, l’unico personaggio mai fuggito dall’isola di If.

Infine, nella terza parte, Valerio Calzolaio raccoglie e classifica tutte le isole carcere conosciute: un elenco unico nel suo genere, aperto e sperimentale, che invita il lettore a segnalare quelle mancanti.

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