Il commissario Macioce espone lo stato dell'arte del progetto al consiglio comunale riunito a ventotene

10 gennaio 2024

“Dobbiamo garantire la contrazione dei tempi di realizzazione, la sostenibilità economica del futuro centro di Santo Stefano e una ricaduta positiva concreta sulla cittadinanza di Ventotene"

“Lo scopo di questo primo incontro, a cui ho partecipato dietro invito del Sindaco Caputo che ringrazio, è far conoscere ai Ventotenesi il reale stato del Progetto e i suoi prevedibili sviluppi ad oggi.” Così il Commissario straordinario di governo Giovanni Maria Macioce ha aperto il suo intervento tenutosi il 9 gennaio e seguito dal consiglio comunale e da tutta la giunta, intervenuta in presenza a Ventotene.

Macioce dopo aver portato i saluti del Governo che – ha assicurato – “segue da vicino il recupero di questo luogo unico al mondo,” ha poi proseguito relazionando sullo stato del Progetto, dai lavori di messa in sicurezza attualmente in corso per i quali il consorzio aggiudicatario costituito dalle due imprese Minerva Restauri e Hera Restauri ha avanzato la richiesta di una revisione dei tempi e dei costi, passando poi al progetto aggiudicatario del concorso internazionale di progettazione di cui il Commissario sta seguendo in prima persona le necessarie modifiche emerse dalle osservazioni della Commissione VIA e dalla Conferenza dei servizi. A seguire ha esposto la complessità dell’intervento per la messa in sicurezza delle falesie che è la causa, insieme alle prescrizioni della Commissione VIA sull’approdo, di uno slittamento in avanti del cronoprogramma, per poi concludere con un’accurata esposizione sulle motivazioni che hanno portato il Tavolo, nel corso dell’ultima riunione tenutasi a Roma il 5 dicembre us, a conferirgli il mandato per esplorare la realizzazione di un lotto funzionale a Ventotene.

“Nei quattro mesi intercorsi dalla mia nomina ad oggi ho verificato approfonditamente lo stato del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo che regola l’intervento governativo per il recupero dell’ex carcere. Per questo nel corso dell’ultimo Tavolo Istituzionale Permanente ho esposto l’impossibilità di garantire la continuità e la destagionalizzazione delle attività della Fondazione, soggetto che gestirà il futuro polo culturale di Santo Stefano, a fronte delle limitazioni conseguenti alle osservazioni della Commissione VIA e della Conferenza dei servizi che impattano sulla programmazione di eventi, convegni, seminari la cui organizzazione richiede di stabilire preventivamente le date di attuazione. La soluzione che ho individuato, precedentemente condivisa con il Governo è la realizzazione di un lotto funzionale, integrato al Progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere, a Ventotene, in grado di ospitare durante tutto l’anno qualora eventi meteomarini non consentissero la fruizione del museo e degli spazi del centro per l’alta formazione di Santo Stefano, su cui si basa la sua sostenibilità economica, con la sola prescrizione di valutare esclusivamente il patrimonio pubblico presente a Ventotene” ha così detto il Commissario che ha quindi ricordato che tale ipotesi è in continuità con la proposta avanzata dal Comune di Ventotene nell’ottobre 2020 e nel maggio 2023.

Macioce ha poi concluso con la presentazione del cronoprogramma aggiornato, fornito da Invitalia, che prevede il completamento della messa in sicurezza della falesia della Madonnella e riduzione del livello di rischio a fine 2026, mentre fissa il termine dei lavori per la realizzazione dell’approdo nel 2027 e quello dei lavori di restauro e valorizzazione dell’ex carcere nel 2031 e ha preso formale impegno di attivarsi ad ogni livello al fine di ridurre i tempi attualmente previsti, atteso che l’avvio del Progetto risale al 2017.

 

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