30 dicembre 2024
Il Commissario Macioce: "con il Direttore Osanna lavoriamo all’apertura parziale del Museo nel 2025"
Dopo aver raggiunto l’obiettivo dello stanziamento aggiuntivo di 10 milioni di euro a favore del Progetto di recupero e valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano/Ventotene, deliberato nell’ultimo CIPESS di fine novembre, il Commissario Giovanni Maria Macioce prosegue a passo spedito verso l’apertura parziale del Museo di Santo Stefano/Ventotene, prevista per fine 2025, grazie alla piena sintonia progettuale con Massimo Osanna, Direttore della DG Musei del MIC, suggellata nell’accordo quadro tra il Commissario e la DG Musei appena sottoscritto.
Il Commissario Macioce e il Direttore Osanna durante la sottoscrizione dell'accordo quadro.
Il Commissario Macioce insieme al Direttore Osanna e al Gruppo di lavoro del Museo, alle spalle del Commissario da sinistra a destra Michela Cascasi, Sabina Minutillo, Roberto Vannata, Ferdinando Scianna. Alice Lentisco
“Sono grato al Direttore Massimo Osanna e al suo gruppo di lavoro che renderanno possibile quest’obiettivo. Posso affermare senza tema di essere smentito che la collaborazione tra il Commissario Straordinario di Governo e la DG Musei è un esempio di come le istituzioni possano, e debbano, collaborare attivamente nell’interesse della collettività. Grazie all’impegno in prima persona del Direttore Osanna e al contributo tecnico, scientifico e operativo del gruppo di lavoro che lo affianca, guidato da Roberto Vannata insieme a Michela Cascasi, Alice Lentisco, Ferdinando Scianna, e coordinato per conto della struttura commissariale da Sabina Minutillo Turtur, sono certo che potremo a breve rivivere la storia dell’ex carcere borbonico in un contesto museale degno della sua importanza, capace di far rivivere l’unicità del Panopticon, vero e proprio gioiello architettonico che si erge sull’isolotto di Santo Stefano, voluto dai Borbone che ne affidarono la progettazione all’ingegnere Francesco Carpi e che proprio 230 anni fa nel 1795 cominciò ad essere operativo per proseguire la sua attività di carcere durissimo, continuando la sua attività fino al 1965, quando fu definitivamente chiuso e successivamente abbandonato al degrado per più di 50 anni.”
Nel ricordare che l’obiettivo del Progetto governativo è la trasformazione dell’ex carcere borbonico in un polo culturale multifunzionale, Museo e Scuola di alta formazione e che tale obiettivo potrà essere raggiunto solo risolvendo in primo luogo il problema legato all’accessibilità, dopo le pesanti prescrizioni della Commissione VIA del 2021 che ancora oggi impediscono la realizzazione di un approdo che possa consentire lo sbarco in sicurezza, il Commissario Macioce ha così affermato: “Sono al lavoro con la Struttura Commissariale e Invitalia, soggetto attuatore dell’intervento, alla ricerca di soluzioni che permettano a tutti lo sbarco in sicurezza e non mi fermerò fino a che non avrò effettivamente trovato una soluzione per l’accessibilità, vero fattore critico del Progetto che non è stato fin qui concretamente affrontato da tutti coloro che dal 2016 a oggi si sono occupati del recupero di questo straordinario Bene – e ha poi concluso affermando che – “l’accessibilità sarà uno dei temi all’ordine del giorno del prossimo Tavolo Istituzionale Permanente in programma il prossimo 21 gennaio a Roma, a cui parteciperanno tutte le otto amministrazioni statali coinvolte nel Progetto.”
#museo #direzionegeneralemusei #mic