Tavolo Istituzionale del 26 gennaio 2021: in dirittura d’arrivo lo Studio di Fattibilità

26 gennaio 2021

La Relazione annuale da presentare al CIPE a cura del RUC (Responsabile Unico del Contratto), dott. Giampiero Marchesi, l’Informativa sulla governance e sostenibilità economico-finanziaria dell’elaborato per la redazione dello Studio di Fattibilità, a cura del prof. Alessandro Leon (Associazione Economia della Cultura), lo stato dell’arte sull’attuazione degli interventi a cura di Invitalia e dell’ing. Tatiana Campioni, il Decreto del Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per il Lazio, illustrato dalla Soprintendente, dott.ssa Paola Refice e gli aggiornamenti sul Piano di Comunicazione e Promozione dal parte di Invitalia e della dott.ssa Cristina Loglio. Questi i temi trattati nella Riunione odierna del TIP (Tavolo Istituzionale Permanente), convocato dal Commissario di Governo Silvia Costa.



“Ringrazio per la fiducia il Governo, in particolare il Ministro Franceschini ed il Sottosegretario Fraccaro per il rinnovo del mio mandato che ci consente di proseguire con costanza nelle attività messe in campo per il Progetto di recupero e di rifunzionalizzazione dell’ex carcere di S. Stefano. Ricordo che si tratta di un Progetto integrato con l’isola di Ventotene, giunto ad una fase cruciale considerando il cronoprogramma, nonchè i termini entro i quali bisogna assumere impegni giuridicamente rilevati (31.12.21), inclusa l’aggiudicazione del Concorso internazionale per il progetto complessivo”. Così il Commissario di Governo.

In modalità remota, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, è intervenuto in qualità di RUC, il dott. Giampiero Marchesi che ha illustrato in punti la Relazione da presentare al CIPE (ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera m) del CIS. Ha dato conto degli avanzamenti conseguiti dagli interventi del CIS dalla delibera CIPE 3/2016 che finanziava il Progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex carcere borbonico dell’isola di S. Stefano - Ventotene ad oggi, sottolineando  soprattutto le attività svolte nel 2020. Ha ripercorso i principali passaggi, dalla nomina del Commissario di Governo, Silvia Costa (gennaio 2020) e successivamente del Responsabile Unico del Contratto (RUC), il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) è di fatto diventato operativo, accelerando gli interventi, grazie al coordinamento ed al deciso impulso al Progetto impressi dal Commissario.
“Ma anche grazie al buon funzionamento delle Istituzioni ed Amministrazioni coinvolte a vario titolo nell’attuazione del CIS ed alla fluida cooperazione instauratasi tra le varie strutture tecniche tesa al raggiungimento degli obiettivi ed al superamento di tutti quei possibili nodi attuativi che si potevano via via presentare”.
La Relazione analizza un anno di lavoro, nonostante l’andamento della pandemia e le difficoltà logistiche e di raggiungibilità del luogo, l’azione di messa in sicurezza di alcune porzioni dell’ex carcere e dell’approdo della Marinella, attraverso i lavori “in somma urgenza”; l’approvazione del progetto definitivo di messa in sicurezza; l’avvio dell’iter di approvazione del Progetto di rifunzionalizzazione degli approdi; la messa a punto con metodo partecipativo e del coinvolgimento delle parti istituzionali e sociali della valorizzazione che farà parte integrante dello Studio di Fattibilità, disponibile entro febbraio 2021; l’avvio dell’iter del Concorso di progettazione propedeutico al progetto di completamento e di valorizzazione dell’intero complesso carcerario; l’avanzamento, infine delle opere necessarie a garantire la realizzazione la gestione delle opere di urbanizzazione primaria dell’isola di S. Stefano, seguendo modalità innovative e di sostenibilità.
Tutti i risultati raggiunti sono stati possibili grazie alla piena collaborazione tra le Istituzioni coinvolte che hanno tenuto conto, rispettandoli, dei vincoli ambientali, paesaggistici e naturalistici che gravano sull’isola di S. Stefano. Con l’Accordo Operativo tra Mibact ed Invitalia, sottoscritto il 3 giugno 2020 si è aperta una nuova fase di attuazione del CIS con un Cronoprogramma più impegnativo se confrontato al precedente (2017), ma perfettamente rispettato ed in taluni casi, persino anticipato, nelle attività e nell’avanzamento dell’impiego delle risorse finanziarie.
Il dott. Marchesi ha fornito, in conclusione di intervento, alcune indicazioni sul percorso da attuare, anche in previsione di un aggiornamento doveroso del CIS per renderlo in linea con le innovazioni, a partire dal rinnovato modello di governance e con gli indirizzi emersi in questo anno di attività.
Impossibilitato a proseguire nel suo incarico perchè nominato Commissario straordinario di Governo per la ZES Jonica, il dott. Marchesi ha passato ufficialmente le consegne all’ing. Luigi Guerci, coordinatore al NUVEC dell’Area supporto e accompagnamento per l’accelerazione di programmi e interventi della politica di coesione comunitaria e nazionale e verifiche di efficacia che assumerà a breve l’incarico di RUC del CIS di S. Stefano-Ventotene.

Ha proseguito la Soprintendente, dott.ssa Refice con la sua Informativa in merito all’ampliamento delle tutele sulle parti di proprietà pubblica, privata e sulla parte archeologica dell’isola di S. Stefano, confermando che l’intento di sottoporre a tutela tutte le strutture afferenti al carcere presenti sull’isola, è quello di riconoscere l’organismo architettonico nel suo complesso, il sistema della cittadella carceraria come un unicum e di afferirgli anche un valore storico-testimoniale. Perchè si ritiene che la cittadella carceraria vada tutelata in quanto organismo architettonico, formato da diversi edifici che nel tempo sono andati a costituire un unico complesso, frutto di un continuo processo evolutivo esplicato in un insieme coerente e compiuto in se stesso. Seppur con caratteristiche architettoniche definibili minoritarie rispetto all’impianto di fondazione, ad oggi anche le altre costruzioni afferenti al sistema carcerario costituiscono una importante testimonianza storico-culturale, che racconta l’evolversi dell’identità del luogo attraverso i secoli e attraverso i cambiamenti della società civile.

A completamento del Documento strategico presentato alla stampa il 18 dicembre scorso dagli esperti incaricati dal Commissario (Prof.ssa Rita Biasi, Università della Tuscia, Prof. Stefano Baia Curioni, Università Bocconi di Milano, Prof. Francesco Collotti, Università di Firenze, Prof. Marco Causi, Università Roma Tre con Alessandro Leon ed Elena Alessandrini dell’Associazione Economia della Cultura) e contenente la vision e il concept, le funzioni di valorizzazione e gli interventi proposti per  il recupero del carcere, il prof. Leon ha illustrato oggi la parti relative  alla governance e alla sostenibilità economico-finanziaria, avvalendosi di analisi, di calcoli e di previsioni, evidenziando possibili variabili e tenendo conto di diverse prospettive temporali e di azione che il Progetto potrà produrre nel medio e lungo periodo. Ha considerato i vari target di frequentatori nei vari periodi dell’anno, proponendo soluzioni innovative per consentire la destagionalizzazione del turismo culturale sulle due isole.

Di “messa in sicurezza” degli edifici e di adeguamento/realizzazione approdi hanno parlato l’ing. Tatiana Campioni che ha illustrato a proposito degli interventi di urbanizzazione primaria tutte le interlocuzioni collegiali (struttura commissariale, Invitalia e parti interessate) intercorse  con ENEL per l’approvvigionamento energetico, ACQUA LATINA per quello idrico, con il Consorzio Rifiuti Zero per lo stoccaggio e smaltimento dei rifiuti a Ventotene, con Acea per trovare soluzioni innovative per il rifiuto organico e per valutarne di nuove per le acque reflue, con Enea, con Cobul per il progetto governativo della banda ultralarga esteso alle piccole isole, con Infratel infine per la possibile posa in opera di un cavo sottomarino che colleghi la terraferma a Ventotene e da qui a S. Stefano. Insomma un intenso lavoro alla ricerca di soluzioni innovative, ecosostenibili, personalizzate per le necessità che l’ambizioso Progetto richiede.
L’ing. Enrico Fusco di Invitalia ha proseguito nel dare conto dei lavori “in somma urgenza”, da poco ripresi sull’isolotto di S. Stefano ed interrotti a causa sia del Covid che ha interessato l’isola di Ventotene che delle condizioni meteomarine avverse. “ Ma i lavori in “somma urgenza” sono ripresi ed ad oggi siamo intervenuti sui pilastri del piano terra e su una delle due torrette di osservazione del cortile - il tutto corredato di materiale fotografico proiettato in diretta ed attestante i lavori eseguiti. A breve proseguiremo con i pilastri del primo piano e con la seconda torretta. In stato di avanzamento anche le interlocuzioni per i lavori di “messa in sicurezza” e per l’adeguamento/realizzazione degli approdi.” Si è detto poi soddisfatto per il computo metrico estimativo che risulta compatibile con le stime di costo.

Al dott. Salvo Genovese di Invitalia è toccato il compito di riassumere il lavoro sin qui svolto in modo innovativo perchè partecipato con la comunità locale ma anche con quella scientifica e collaborativo tra tutte le parti coinvolte che ha consentito di ampliare l’orizzonte anche all’isola di Ventotene mediante la definizione e la valutazione degli effetti degli interventi del CIS sul tessuto socioeconomico e le ricadute sul sistema ambientale paesaggistico delle due isole per arrivare alla redazione dello Studio di Fattibilità, di imminente presentazione. Elaborato che terrà conto delle analisi delle informazioni già disponibili e delle indicazioni relative a criticità e opportunità da parte di tutti i soggetti coinvolti nel processo di sviluppo del Progetto Ventotene, dell’elaborazione di un Masterplan del progetto di recupero dell’ex carcere, della condivisione dei contenuti dello stesso Masterplan con tutti i soggetti coinvolti, della sua condivisione con gli owner politici del Progetto, dell’acquisizione dei feedback e aggiornamento dei contenuti  e  dell’elaborazione dello studio per la verifica di fattibilità delle ipotesi proposte per la definizione dei contenuti minimi per la promozione del concorso di progettazione teso alla realizzazione degli interventi di recupero e valorizzazione della struttura carceraria e allo sviluppo progettuale delle opere previste.

Infine il Piano di comunicazione. “Il primo stralcio del Piano di comunicazione e promozione, approvato nella scorsa riunione del Tavolo - ha detto  la dott.ssa Loglio include sette azioni da svolgersi entro il prossimo mese di giugno, tutte mirate a far conoscere in Italia il Progetto Ventotene e ad accrescere nella popolazione locale la motivazione per divenirne sempre più soggetti attivi. Nel dettaglio le azioni avviate nonostante le restrizioni imposte dal COVID: la convenzione con l'agenzia stampa AgCult che elabora e diffonde sistematicamente le notizie riguardanti i lavori di recupero e rifunzionalizzazione dell'ex carcere e gli accordi in definizione per arricchirne l'offerta culturale. La creazione di un Infopoint, che accoglierà tra poche settimane chi sbarcherà a Ventotene. Uno spazio allestito in locali del Comune e animato dalla Pro loco, dove scorreranno immagini e saranno esposte foto e notizie sull'andamento dei lavori e la possibilità di visita al cantiere.
La mostra fotografica che ha fermato le immagini di Santo Stefano prima dell'inizio dei lavori in somma urgenza è in fase di ultimazione e, COVID permettendo, aprirà al pubblico all'inizio di marzo in una sede romana.
In aprile sarà la volta delle videotestimonianze, raccolte dagli anziani di Ventotene che conservano diretta memoria del complesso carcerario e della vita che vi si svolgeva.
Grazie agli accordi sottoscritti o in trattativa con la Biblioteca nazionale centrale di Roma, con la Direzione generale Archivi del MIBACT e del DAP, un team di archivisti e studiosi sta affrontando una prima ricognizione dei documenti ancora disponibili riguardanti la storia del carcere, dalla sua ideazione alla chiusura, nel 1965.
Di prossima organizzazione, appena le condizioni meteo consentiranno, la visita di una delegazione di giornalisti per un sopralluogo. Infine, due eventi verranno organizzati per informare sui lavori e sull'evoluzione del progetto: uno workshop rivolto alla popolazione locale, che avrà luogo online il prossimo 18 febbraio e un convegno pubblico a Roma, in coincidenza con il lancio dell'invito a presentare manifestazione d'interesse per il Concorso internazionale di progettazione.”

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