Riunione del TIP del 26 ottobre 2020. Al via gli interventi di “somma urgenza” per il Carcere e per l’approdo della Marinella

26 ottobre 2020

Conclusa la riunione del Tavolo Istituzionale Permanente che ha approvato le proposte della Commissaria Silvia Costa.

A partire da oggi, con un arco temporale di 90 giorni per l’esecuzione del lavori, condizioni meteo permettendo, si realizzeranno i lavori di “somma urgenza” nella parte interna dell’edificio carcerario, sulle torrette e sugli archi delle celle, porzioni del Bene monumentale maggiormente deteriorate ed a rischio crollo, come da Relazione di Invitalia. Contestualmente verrà messo in sicurezza l’approdo della Marinella per garantire accesso sicuro agli operai, al personale incaricato ed alle operazioni di scarico dei materiali necessari per gli interventi.

300.000,00 euro è il tetto di spesa consentita per questi primi ed urgenti lavori, in conformità a quanto previsto dall’art. 148, co. 7 del Codice dei Contratti pubblici.

Interventi che verranno eseguiti nel rispetto del Cronoprogramma e che sono riconducibili e funzionali agli obiettivi del CIS e costituiscono un’anticipazione dei lavori di “messa in sicurezza”, previsti nell’ambito dell’Accordo Operativo, sottoscritto il 3 giugno scorso tra il Mibact ed Invitalia.

La somma stanziata rientra perciò nel finanziamento del Contratto Istituzionale di Sviluppo, previsto per il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ex Carcere borbonico dell’isola di S. Stefano-Ventotene, sottoscritto il 3 agosto del 2017 in base alla delibera CIPE del 2016.

E’ il primo provvedimento, tra gli altri, approvati oggi nel corso della riunione del Tavolo Istituzionale Permanente, convocato da Silvia Costa, Commissario straordinario del governo per il recupero e la valorizzazione dell’ex Carcere borbonico di S. Stefano, che si è riunito questa mattina, presso gli uffici del Dipartimento degli Affari Regionali, in videoconferenza, nel rispetto delle disposizioni del Dpcm del 18 ottobre scorso e successive integrazioni.

“Un grande lavoro di squadra - dichiara Silvia Costa - ha caratterizzato questi mesi nei quali con il supporto del dott. Giampiero Marchesi (Responsabile Unico del Contratto), la collaborazione del team di Invitalia e della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti ed il Comune di Ventotene, sono stati effettuati sopralluoghi, rilievi ed indagini propedeutici per i futuri interventi di “messa in sicurezza” degli edifici e degli approdi, della Marinella e dello Scalo 4, sull’isola di S. Stefano.

In modo innovativo abbiamo portato avanti un processo che ha visto partecipi e protagoniste le otto Amministrazioni firmatarie del CIS - Contratto istituzionale di Sviluppo - e che ha concretamente coinvolto la comunità di Ventotene nei Workshop del 16 settembre scorso per la candidatura del Comune al Label europeo e del 17 settembre successivo, per l’ascolto e la condivisione di idee progettuali per la nuova vocazione dell’isola di Santo Stefano in un progetto integrato con Ventotene che ne è Comune, partecipato anche con lo spirito della Convenzione di Faro, di recente ratificata dal nostro Paese, nel coinvolgimento ampio dei residenti, delle Associazioni culturali, delle Istituzioni, dei possibili partner ed europeo ed euromediterraneo nell’offerta e nella fruizione delle varie attività di Alta formazione, di Didattica specializzata, di Ricerca, di Residenzialità.

Da oggi sull’isola di S. Stefano abbandonata da cinquanta anni, si vedranno i primi segnali dei lavori, dell’attenzione riservata al Carcere, alle sue pertinenze, nel rispetto della sua storia di dolore e di conservazione dell’autenticità dei luoghi stessi”.

Tra i temi trattati all’ordine del giorno:

1) i lavori di “messa in sicurezza”;

2) l’adeguamento degli approdi all’isola di S. Stefano, due in particolare, la Marinella e lo Scalo 4, utilizzabile quest’ultimo solo con particolari condizioni meteo, tenendo conto che l’isolotto così come la vicina Ventotene sono Area marina protetta e, pertanto, isole soggette a vincoli che impongono attenti Studi di impatto ambientale.

Per i quali argomenti il Tavolo ha richiesto all’Agenzia del Demanio, come previsto dall’art. 4 del CIS di procedere alle convocazioni delle due Conferenze dei Servizi Decisorie e previste rispettivamente il 3 novembre prossimo per la “messa in sicurezza degli edifici” e il 30 novembre successivo per il progetto relativo all’intervento di realizzazione/adeguamento degli approdi. Seguirà l’ indizione del bando di gara per l’appalto entro gennaio 2021 e finalmente l’apertura dei cantieri prevista, anche tenendo conto delle condizioni metereologiche, per la prossima primavera.

3) la redazione dello “Studio di Fattibilità” a cura di Invitalia che si avvarrà anche del Rapporto intermedio di un task force di esperti di chiara fama, docenti universitari, come Rita Biasi - Università della Tuscia, Stefano Baia Curioni - Università Bocconi di Milano e Direttore della Fondazione Palazzo Te di Mantova, Francesco Collotti - Università di Firenze e per Marco Causi (Università Roma 3, Associazione Economia della Cultura) Alessandro Leon ed Elena Alessandrini, incaricati di fornire preziose indicazioni e che, nel recupero degli spazi, rispetterà l’identità del luogo, recando traccia della stratificazione del tempo, degli eventi, della storia di dolore e sofferenza che hanno caratterizzato i quasi duecento anni di vita dell’ergastolo e immaginando una parte espositiva, museale nell’avamposto della struttura carceraria.

“Anche in questo caso, il Rapporto degli esperti - sottolinea la Commissaria - rappresenta una novità per la realizzazione dello Studio di Fattibilità che potrà godere dei loro studi sulla vision ed il concept del progetto, sulla creazione della parte museale/artistica, sulla messa in opera della memoria e della rigenerazione anche di spazi esterni al Carcere ed alle sue pertinenze demaniali, alla governance dell’intervento nel suo complesso ed in prospettiva.”

Ma Santo Stefano, la sua storia, il suo alto valore simbolico, l’importanza ed il significato di questo recupero hanno bisogno di essere comunicati.

Il sito istituzionale http://commissariocissantostefano.governo.it, online da metà settembre, la sua struttura, in linea con le vigenti disposizioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche in materia di Trasparenza che informa ed aggiorna su incontri istituzionali, sviluppi, possibili partenariati con Istituzioni culturali europee ed euromediterranee, i canali social per raggiungere target sempre più ampi e diversificati e per instaurare un rapporto diretto con i giovani che sono i destinatari privilegiati delle future attività di studio e di formazione che si stanno mettendo in campo per le isole di S. Stefano e di Ventotene, sono stati descritti dal dott. Massimiliano Bottini.

Mentre la dott.ssa Cristina Loglio, Consigliera della Commissaria ha illustrato in punti il Piano di Comunicazione previsto dal CIS, chiedendo di approvare l’abbonamento ed il supporto di una agenzia di stampa specializzata in cultura, la realizzazione di book fotografici di esperti che, con occhio artistico, cristallizzeranno oggi ciò che è il carcere e le sue pertinenze, prima dell’inizio dei lavori; video testimonianze a personalità del mondo della politica, della cultura, ma anche a cittadini di Ventotene che hanno custodito la memoria del carcere e che potranno trasferire ricordi e spaccati di vita legati all’isola di S. Stefano. L’obiettivo è quello di creare un archivio utilizzabile in contesti diversi e fruibile da target diversificati; eventi, workshop, convegni, un info point da collocare nell’area portuale di Ventotene con pannelli e video curati da Invitalia per informare residenti e turisti sulle varie fasi dei lavori di recupero e restauro di S. Stefano e che sarà anche luogo espositivo di fotografie e di video artistici.

Visite guidate di giornalisti per documentare e raccontare lo stato del luogo ed infine forme internazionali di partenariato per l’Alta formazione europea.

“Sono in corso - prosegue Silvia Costa - accordi e firme di protocolli con UPM, EUI, EUNIC per valutare progetti mirati, dedicati alle isole di S. Stefano e di Ventotene, in tema di Alta Formazione e Capacity building nei campi della Sostenibilità, della Promozione della cittadinanza europea e globale, della Ricerca, della Tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e della Produzione artistica.

Ricordo a questo proposito il recente accordo quadro siglato con la DG Formazione, Ricerca ed Istituzioni culturali del Mibact, la Convenzione con la Biblioteca Nazionale per un Fondo librario/riviste sulla detenzione e confino con il Comune di Ventotene e l’accordo in itinere con la Fondazione Scuola Beni Attività culturali - International School of Cultural Heritage.”

Si è affrontato anche il tema dell’assetto proprietario dell’isola di S. Stefano che per il 90% appartiene ad un privato. La Soprintendenza ha definito la cittadella carceraria un unicum, comprese alcune pertinenze di proprietà privata ed ha esteso “l’interesse culturale” a gran parte dell’isola.

“Questo provvedimento - dichiara la Commissaria - metterà al riparo S. Stefano da forme speculative e da interventi inadeguati, consentendo eventualmente, anche il diritto dello Stato di esercitare l’istituto della prelazione”.

Infine il dott. Marchesi che si è detto soddisfatto dei risultati raggiunti in quattro mesi e ha sottolineato che il Progetto è in linea con i tempi del Cronoprogramma, ha informato le Amministrazioni presenti della sottoscrizione del Protocollo di azione per la vigilanza collaborativa con ANAC, in vista dei prossimi lavori.

Le Amministrazioni firmatarie del CIS sono:

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, l’Agenzia del Demanio, La Regione Lazio, il Comune di Ventotene, la Riserva naturale “Isole di Ventotene e S. Stefano ed Invitalia.

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