L’8 aprile si approva lo Studio di Fattibilità del progetto, base per il concorso di progettazione internazionale

30 marzo 2021

Il progetto Ventotene per il recupero dell’ex Carcere di Santo Stefano va avanti rispettando lo sfidante cronoprogramma. Dopo solo 9 mesi dall'approvazione del piano operativo e a due settimane dalla pubblicazione della gara appalto per i lavori della messa in sicurezza del Panopticon.

Oggi infatti Invitalia ha presentato lo Studio in una riunione informativa a cui hanno partecipato tutte le Amministrazioni coinvolte, studio che sarà definitivamente validato entro i primi giorni di aprile per poi confluire nella definizione del DIP (Documento di Indirizzo di Progettazione). Lo SdF riprende le linee guida sviluppate dalla Commissaria e successivamente riprese nel Masterplan strategico elaborato dagli esperti, Stefano Baia Curioni, Rita Biasi, Francesco Collotti e Alessandro Leon,  che ha definito la vision e lo sviluppo del progetto, già condiviso con i referenti istituzionali e presentato al Consiglio comunale, che lo ha approvato all’unanimità, alla Giunta e alla Comunità di Ventotene.

L’approfondita trattazione ha evidenziato come sia la migliore scelta l’approccio “multifunzionale esteso (spazio espositivo, formazione interventi artistici e servizi) e come si sia mantenuto l’impegno finanziario, stanziato nel 2016, di circa 70 milioni di euro, grazie ad economie intervenute nella progettazione, pur avendo, di fatto, allargato l’ambito di intervento del progetto, includendo interventi inizialmente non previsti.

Il “processo circolare” che vede lo sviluppo in parallelo di tutte le attività promosse dalla Commissaria con il Tavolo Istituzionale e Invitalia, ha fatto si che i lavori, già avviati “in somma urgenza” nel novembre 2020, non si fermino ma proseguano con rilevazioni tecniche, indagini geotermiche e altri approfondimenti strutturali, finalizzati al lancio del concorso internazionale di progettazione architettonica in programma per fine giugno 2021. Mentre a ottobre 2021 partiranno i “lavori di messa in sicurezza”, oggetto della Gara pubblicata sulle GUE lo scorso 15 marzo, con uno stanziamento pari a circa 9 milioni di euro.

Lo  Studio pone attenzione alle esigenze di produzione energetica, approvvigionamento idrico e a tutte le istanze ambientali e sostenibili, considerando anche la configurazione geologica dell’isola e i vincoli che insistono sull’area, area marina protetta e riserva naturale statale, tanto che, nonostante la complessità, è stato già presentato il progetto di approdo alla Marinella, ora in fase di valutazione, che dovrà essere approvato dalla prossima Conferenza dei Servizi.

Resta centrale la vocazione europea e mediterranea che vede nel progetto il traguardo naturale di Ventotene Santo Stefano come laboratorio europeo, un Campus d’Europa e per questo, sottolinea Silvia Costa, “proseguiranno per tutta la durata dei lavori sull’isola i cantieri scuola e le visite guidate”.

Da tutte le Amministrazioni partecipanti al Tavolo è emersa la grande soddisfazione per il percorso fin qui fatto e per lo spirito di collaborazione per il metodo inclusivo che ha reso tutti protagonisti del recupero, così come ha espresso il Sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro: “è dai tempi dell’arrivo dell’autostrada del Sole che non proviamo una simile gioia!”” mentre Salvo Genovese, Invitalia, ha sottolineato come “questo percorso appassionato ci ha consentito di rispettare e, in alcuni casi, di anticipare il timing previsto”.

La Commissaria ha ribadito il suo impegno che si concentrerà, tra le altre cose, anche nell’interlocuzione diretta con il Governo Draghi a cui ha inoltrato la richiesta di dare seguito agli impegni già assunti in dicembre dal precedente Governo in sede CIPESS, per consentire a questo progetto e agli altri finanziati con i fondi Coesione, di poter usare le risorse oltre il limite temporale, giuridicamente rilevante, fissato a dicembre 2021, affinchè si possa proseguire con l’investimento stanziato nel 2016  dei 70 milioni fino al completamento dell’intervento previsto nel 2026. “Nella mia informativa al presidente Draghi, nell’illustrare il percorso fin qui fatto, ho rappresentato anche la nostra ambizione che il recupero del Panopticon dopo mezzo secolo di degrado e abbandono, possa essere considerato esemplare dal Governo e presentato all’iniziativa New European Bauhaus, lanciato da Ursula von der Leyen, che premia sostenibilità, bellezza e innovazione. La sfida infatti non è stata solo sul fronte progettuale del recupero, ma anche sulla procedura innovativa di coinvolgimento della popolazione, ispirata alla Convenzione di Faro e all’attivazione della comunità scientifica, nazionale e internazionale. Stiamo anche attivando ulteriori progetti attraverso accordi con le Amministrazioni presenti al tavolo Ministero per la Cultura e Regione Lazio in primis, risorse aggiuntive. Il nostro progetto vuole avere una dimensione europea, in linea con la vocazione di Ventotene e intende dialogare in modo creativo e propositivo con la New Generation, rendendo i giovani i veri protagonisti del futuro di Ventotene-Santo Stefano.” 

I prossimi appuntamenti
Appuntamento dunque all’8 aprile per la approvazione definitiva dello Studio di Fattibilità e al 15 aprile per la sua presentazione alla Comunità di Ventotene, in contemporanea con l’apertura dell’Infopoint sull’isola, a cui si aggiunge il prossimo 15 maggio, data in cui avrà luogo il Convegno “Dalla memoria il futuro d’Europa: il ruolo degli Archivi” dedicato alla ricostruzione storica degli archivi, Promosso dalla Commissaria straordinaria d’intesa con il Comune di Ventotene, Regione Lazio, Istituto Europeo di Firenze - Direzione Archivio, DG Archivi- MiC, DG Archivi- DAP, Biblioteca Nazionale Centrale e Digital Library, Associazione Santo Stefano in Ventotene, Consiglio Italiano del Movimento Europeo, Istituto Spinelli.

 

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